Un ragazzo di 19 anni è stato ucciso a Tortona per un monopattino elettrico. La vittima era arrivata da poco in Italia.
Finisce in tragedia per un ragazzo di 19 anni. Negli ultimi anni, i monopattini elettrici sono diventati un mezzo di trasporto sempre più diffuso, soprattutto tra i giovani e chi ha necessità di spostarsi senza grandi costi. Tuttavia, la loro diffusione ha portato con sé anche un aumento dei furti e delle aggressioni. È proprio per un monopattino che un ragazzo di soli 19 anni ha perso la vita in una vicenda che ha scosso profondamente l’opinione pubblica.
Un’aggressione in pieno giorno
Era il 30 gennaio, poco dopo l’ora di pranzo, quando nella piazza davanti alla stazione ferroviaria di Tortona è scoppiata una rissa. Un giovane, da poco in Italia, si trovava lì con il suo monopattino, probabilmente mentre cercava un impiego, quando un gruppo di persone lo ha avvicinato con l’intento di derubarlo.
La situazione è precipitata in pochi istanti. Il ragazzo ha provato a difendersi, ma uno degli aggressori ha estratto un coltello. Un solo fendente al petto è stato fatale. Alcuni passanti hanno cercato di soccorrerlo, ma le ferite erano troppo gravi: è morto poco dopo in ospedale.
Un futuro spezzato troppo presto
Il giovane era ospite di un centro di accoglienza a Isola Sant’Antonio, a circa venti chilometri da Tortona. Era arrivato in Italia con la speranza di costruirsi un futuro migliore, dopo un viaggio difficilissimo. Aveva vissuto esperienze drammatiche, tra cui la perdita di un familiare durante la traversata nel deserto del Sahara.
Nonostante tutto, stava cercando di ricominciare. Era seguito in un programma psicoeducativo e voleva trovare un lavoro. Amava la boxe e grazie al supporto del centro di accoglienza stava per iscriversi in palestra.
Ora le indagini si concentrano su un 24enne sospettato di essere l’assassino, ma sembra che non fosse solo: le forze dell’ordine stanno cercando altri possibili complici.
Un giovane ha perso la vita per un monopattino, lo stesso mezzo che avrebbe dovuto aiutarlo a raggiungere un futuro che, purtroppo, non potrà mai realizzare.
